Ciao a tutti! Ebbene, sono arrivato a Città del Capo. Per tranquillizzare tutti confermo che la navigazione, impegnativa a tratti, noiosa a volte, bellissima per la maggior parte del tempo, non è mai stata pericolosa 😉
Chi va per mare di solito è superstizioso ma guardando indietro vi confermo che non ho avuto alcuna avaria significativa: ho fatto tesoro degli insegnamenti avuti dai navigatori che ho incontrato e con i quali ho parlato, spesso via internet, nei mesi precedenti la partenza. Capire il limite della barca è stato ed è il mio pensiero costante, il mio “mantra”. E quel limite….tagliarlo in due! Quindi il massimo che chiedo al Tati’ è il suo cinquanta percento: posso tenere a riva tutto il Genoa? Lo avvolgo per metà! Posso tenere una mano di terzaroli? Ne prendo due! (Tre no perché la terza – che non c’è – la sto facendo montare in questi giorni 😊)
E così nulla si rompe e la barca va veloce lo stesso.
Solo nella giornata di avvicinamento al porto di Capetown, siccome era importante arrivare con la luce, quindi entro le 20, ho “tirato un po’”: risultato, 100 miglia a sette nodi di media (con una punta a più di 11….ma mi sa che il gps ha esagerato 😮) Con soltanto il fiocco piccolo e la trinchetta issati! Meno di trenta metri quadrati di vela che tiravano una barca di diciassette tonnellate in maniera entusiasmante. Ma vorrei non ripetere una cosa simile: è davvero molto stressante per me è soprattutto lo scafo di Tati’che ogni tanto precipitava (letteralmente) in voragini tra le onde profonde più di tre metri. E il rumore, oltre alla sensazione allo stomaco simile a quando precipiti dalle montagne russe al lunapark, è davvero una cosa spaventosa!
Con le dovute misure e senza alcuna velleità di paragone, rileggete l’intervista di Eric Tabarly di ritorno dalla sua seconda Ostar….
Ora sono qui a godermi un po’di riposo visitando una magnifica città, che davvero non mi aspettavo! Ma di più, davvero non mi aspettavo la gentilezza e la cortesia delle persone e la loro disponibilità. Davvero una sorpresa gradita!
Ed ho trovato splendide competenze, quindi sto rapidamente sistemando la barca e soprattutto le vele, in maniera da ripartire con grande serenità per i mari del Sud. l’Indiano pare sia un po’….piccantino ☺️
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